Intimità come percorso sacro, intimità come arma, intimità come reazione, un rituale notturno che diventa un eloquente ma essenziale routine di sopravvivenza. Il quinto album di WOW “Come la notte” è radicato nel cercare risposta a queste domande, può la notte continuare a proteggerci? È lì che possiamo trovare un po’ di aria fresca e il nostro posto nella società? WOW è un po’ una gemma segreta, una delle più luminose e vitali espressioni artistiche nate nella odierna disastrosa scena politica italiana. Un promemoria, se fosse necessario, dell’incredibile panorama musicale, cinematografico, sperimentale, poetico e artigianale che il “bel paese” ha sempre coltivato e continua a coltivare tutt’oggi. “Come la notte” è non è stato un progetto semplice: 2 anni di registrazioni, un mutevole cast di musicisti e l’immortale desiderio di creare una band nella sua forma più pura, minimale, nuda, dove ogni parola e nota sono abbastanza per disegnare un universo e rappresentare una qualche sorta di esistenza a sé stante. La traccia di apertura, ‘Come la notte’, è una dichiarazione di intenti, una fumosa ballata desert dove WOW sono gli ultimi baluardi romantici alle soglie di una nuova era di minimalismo.