Il quarto album in studio dei SITW è una celebrazione satirica degli errori, una gioiosa critica a tutti e a tutto ciò che non va nel mondo, sullo sfondo in tempo reale dell'incertezza globale, della corruzione e dei disordini politici. Dietro l'acerbità sarcastica, Nicola Kearey e Ian Carter trasmettono interpretazioni ponderate ed essenziali che incoraggiano tutti noi a controllare noi stessi, attraverso la musica multistrato delle città nel tempo. È quanto di più lontano ci possa essere dalla musica folk pastorale. Nonostante la serietà, il secco umorismo da forca della classe operaia dell'album porta con sé una stoica sensazione di “se non ridi piangerai” tra corruzione, scandali e menzogne a volto scoperto che osserviamo quotidianamente